ANNO 14 n° 119
Giovedì Web Google sotto accusa per posizione dominante in Europa
>>>> di Samuele Coco <<<<
16/04/2015 - 02:00

di Samuele Coco

VITERBO - Molti di noi non potrebbero più vivere senza, altri dicono che sia l’invenzione del secolo, altri ancora dicono di non averne mai utilizzato uno diverso. Di cosa stiamo parlando? Molti l’avranno già capito, ma lo diciamo comunque: il soggetto di queste affermazioni è il motore di ricerca Google.

Da quando il colosso americano del web ha esteso le sue funzionalità con servizi come Maps, Gmail o Android, moltissimi utenti ne sono stati immediatamente entusiasti. L’idea di poter godere di un servizio che non si limiti solo alle ricerche ma che offra dati correlati con tante altre attività, ha soddisfatto i bisogni di praticamente ognuno di noi. Ma se ci mettessimo nei panni di ipotetici competitors di Big G, come ci troveremmo in questa condizione? Questa, e altre domande, devono aver smosso qualcuno ai piani alti della Commissione Europea, la quale ha deciso di formalizzare l’accusa di abuso di posizione dominante nei confronti dell’azienda americana.

Google rischia grosso: già in passato una sentenza storica colpì Microsoft in circostanze analoghe, ma stavolta si parla di una maxi multa esemplare: 6 miliardi di euro. ''Obiettivo della Commissione è applicare le norme antitrust dell'UE per garantire che le imprese operanti in Europa, ovunque si trovi la loro sede, non privino i consumatori europei della più ampia scelta possibile o non limitino l'innovazione'', ha dichiariato il Commissario europeo per la politica di concorrenza Margrethe Vestager.

''Nel caso di Google, sono preoccupata che l'impresa abbia accordato un vantaggio sleale al proprio servizio di acquisti comparativi in violazione delle norme antitrust europee”, con questa parole il Commissario Vestager ha sinteticamente chiarito la situazione.

Secondo le accuse formalizzate dalla Commissione Europea, Google favorirebbe sistematicamente i propri prodotti e servizi nei risultati delle ricerche, inoltre potrebbero esserci accordi sleali e anticoncorrenziali per avvantaggiare una determinata azienda nell’utilizzo del sistema operativo Android. Insomma, questa volta la compagnia di Mountain View si trova davvero sulla graticola, e l’impressione è che non sia facile tirarsene fuori.

I servizi che Google mette a disposizione dei suoi clienti sono, senza alcun dubbio, tra i migliori a disposizione. Obiettivamente, credo che nessuno tra gli utenti della rete possa affermare il contrario. Ci sono inoltre due fattori che li rendono appetibili: la semplicità di poter gestire tutto quello che la compagnia mette a disposizione con un solo accont, valido ovunque e da tutti i dispositivi, ma soprattutto, la possibilità di avere tutto questo gratis. Già, perché, tranne in casi specifici, i servizi offerti da Google sono gratuiti. Questo costituisce un grandissimo colpo nei confronti di ogni tipo di possibile concorrenza e lascia adito ad un possibile interrogativo: avrà avuto ragione Tim Cook quando durante uno degli eventi Apple dello scorso anno affermò: ''Quando un prodotto è gratuito, vuol dire che il prodotto sei tu''. A buon intenditor poche parole.





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